STORIA E TERRITORIO

L’Abbazia di Maguzzano dedicata a Santa Maria Assunta

“L’Abbazia di Maguzzano dedicata a Santa Maria Assunta è situata nel Comune di Lonato, ed è posizionata al centro della porzione di territorio comunale che si affaccia direttamente al lago di Garda.”

L’attuale complesso architettonico è stato costruito nel 1493-96 dai frati benedettini dell’abbazia di Polirone (Mantova). La sua origine è però molto più antica: risale infatti al IX secolo la prima abatiola di cui abbiamo traccia nei documenti e nei reperti lapidei esposti presso l’area museale. Questa piccola abbazia venne distrutta agli inizi del 900 durante l’ultima invasione barbarica degli Unni-Ungari. Fu ricostruita da Raterio, vescovo di Verona, che riconobbe l’importanza della sua funzione.

Con il passare del tempo l’abbazia, magistralmente gestita da frati benedettini che lavoravano la terra e svolgevano servizio liturgico, estese le sue proprietà nel territorio circostante e si organizzò come un piccolo feudo al cui vertice vi era l’abate. Nel suo interno, oltre ai frati, vi erano le famiglie dei coloni, che lavoravano le proprietà dell’abbazia. Per poter permettere di seguire le funzioni religiose a tutte le persone del territorio la chiesa venne costruita all’esterno dell’abbazia, come è abitudine fare dai benedettini.

Dopo l’anno mille, seguendo l’evoluzione della società, il feudo divenne un libero comune monastico.
Durante tutto il XIV secolo l’abbazia fu praticamente abbandonata a causa dei continui saccheggi dei signorotti locali. Fu ricostruita nel secolo successivo, e la sua vita proseguì ininterrottamente fino alla fine del 1700, divenendo sempre più importante e più ricca, anche di opere d’arte di grande valore.

Agli inizi del XV secolo questo territorio passò sotto la gloriosa Repubblica di Venezia e durante questo periodo di pace l’abbazia potè vivere serena e prosperare fino alla fine del XVIII secolo.
Dopo lo scoppio della Rivoluzione francese nel 1797 il generale Napoleone Bonaparte, sconfitti gli Austriaci, firmò il Trattato di Campoformio e divenne padrone del territorio. Bisognoso di soldi per sostenere i costi della guerra, a Mantova emanò un decreto di soppressione della maggior parte delle proprietà religiose del territorio che aveva conquistato. Scacciati i frati, l’abbazia venne soppressa e venduta all’asta. Per oltre un secolo rimase deserta, abitata soltanto da una famiglia di contadini.

Nel 1906
, piuttosto malridotta, venne acquistata dai frati trappisti francesi provenienti dall’Algeria, che la fecero rifiorire; piantarono viti ed il suo vino divenne famoso per la celebrazione della santa messa, eressero una cantina, una scuola ed il cimitero, ma non rimasero per molto. Per vari motivi nel 1938 decisero di venderla e di ritirarsi nell’abbazia di Aiguebelle in Francia.

L’anno prima don Giovanni Calabria, venuto a Maguzzano ospite dei frati, era venuto a conoscenza della loro intenzione di venderla. Gli venne l’ispirazione di averla per farne una comunità di accoglienza per la riunificazione dei fratelli cristiani separati, un centro di aiuto per sacerdoti in difficoltà e per ragazzi poveri. Il suo desiderio si avverò grazie alla generosità di due facoltose sorelle di Lonato. Ed ancora oggi l’abbazia può continuare a vivere e a prestare il suo servizio religioso, per chi lo desidera, tramite i Poveri Servi della Divina Provvidenza.

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