LA COLLEZIONE

14 sezioni per scoprire infinite storie nella Storia

IL PERCORSO

“Questa area espositiva nasce dall’esigenza di rendere fruibile e valorizzare il vasto patrimonio materiale e immateriale che, da secoli presente in questa Abbazia benedettina, è testimonianza delle innumerevoli vicende che si sono susseguite in questo luogo.”

I materiali etnografici, i reperti archeologici e le testimonianze storiche e artistiche, da sempre “sparse” all’interno del complesso monastico, vengono quindi collocate in una galleria ben delimitata, con lo scopo di esporre e narrare le diverse fasi storiche, dall’Età Romana alla Contemporaneità, nelle quali la stessa Abbazia, oltre a rivestire un ruolo religioso e culturale importante, è stata, e in parte ancora è, centro di promozione e sviluppo rurale di un vasto territorio.

Il percorso museale, collocato al primo piano dell’ala sud del chiostro, è suddiviso così in 14 sezioni, ognuna delle quali illustra un “tema forte” seguendo un fluire cronologico attraverso i secoli.

I momenti cruciali di questa lunghissima epopea, narrati attraverso la decodificazione di mappe, ceramiche, marmi romani, manufatti in cartapesta, e tutti quegli oggetti giunti fino a noi, vi porteranno a scoprire così infinite storie nella Storia.

LA CELLA DEL MONACO

“In questa piccola cella, di cui si sono conservate le proporzioni murarie e la dimensione della finestra dell’antico monastero quattrocentesco, è ricostruita una stanza da letto monastica.”

Le dimensioni anguste, l’arredamento essenziale e la piccola finestra sono riflesso della dura vita cenobitica dei monaci benedettini. Oltre alla stretta alternanza di ore di lavoro e di preghiera, anche notturna (“Ora et labora”), le giornate dei monaci erano rigidamente subordinate alla Regola di San Benedetto, un insieme di 73 ordinamenti su cui era organizzata la vita all’interno del monastero.

La Regola voleva essere uno strumento per indirizzare il monaco al servizio di Dio, frenando tentazioni e vizi come l’ozio, l’invidia, la superbia, ma allo stesso tempo spronandolo a sfruttare a pieno i talenti affidatigli da Dio, per metterli poi al servizio della comunità.

LA STANZA DELL’ABATE

“Questa stanza, sicuramente la più preziosa dell’intera Abbazia, è degna di un principe rinascimentale.”


L’Abate
, quale signore assoluto del monastero, esercitava una totale egemonia in ambito sociale, militare, culturale ed economico, a testimonianza del grande prestigio sociale della carica abbaziale.

Il soffitto ligneo a lacunari e la fascia alta delle pareti sono decorati con elementi decorativi di tradizione mantegnesca, chiaro segno dell’influsso della cultura umanistica del Quattrocento mantovano derivante dall’appartenenza del monastero alla potente Abbazia di Polirone (San Benedetto Po – Mn).

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